lunedì 13 maggio 2013

Cambio al Binario #5


Cambio al Binario #5

Cambio al Binario è un appuntamento a scadenza irregolare dove due blog:
Chair King Non Coprire
si danno il cambio su di un argomento comune

ecco il 5#:
Bologna - Venezia







































Bologna - Venezia


Due davanti a me una coppia di nuova fatta, sui 55 anni entrambi. Lui sta invecchiando piuttosto bene con quella pelle olivastra, i capelli brizzolati e uno sguardo deciso ma non troppo, delle belle labbra, i muscoli del volto sempre pronti a rilasciare un sorriso, forse un ex sportivo con quella sicurezza di chi nella vita ha avuto un po' di gloria e abbastanza donne, una polo a maniche lunghe di quelle che le compri già sbiadite, un pantalone sportivo chiaro, due scarpe da andare in barca.
Con lei il tempo è stato meno clemente, di lì a pochi anni si sarebbe accanita con tutte le sue forze e lei forse sarebbe ricorsa anche al bisturi. Ma per ora tratteneva in se il suo fascino di donna magra con un naso un po' troppo grande, con gli occhi grigi, a prima vista scontrosa, di quella scontrosità che gli uomini vedono come sfida, che in lei era solo di facciata. Stava lì con una piega dei capelli perfetta, una camicetta rosa antica, i pantaloni, anche i sui chiari e due mocassini.
Il braccio di lei passava sotto quello di lui, la mano di lei lisciava e lisciava continuamente l'avambraccio di lui, poi hanno iniziato a parlare della figlia di lei, brava ragazza che studia e prende treni tutti i giorni, a lui arrivano sms, subito racconta a lei chi glieli manda e perché, lei sorride e guarda fuori dal finestrino, poi continuano con Venezia, l'ora dell'arrivo, quel bar, se c'è ancora, poi io guardo fuori e non so cosa dicono loro. All'improvviso li sento parlare del Nastro bianco, sento parlare lui del Nastro bianco, lei non sa, l'hanno scorso ha fatto un film, dice, ma non gli viene il nome, io so tutto, poi gli viene Amour, fece un film anche violento Funny Games ma non salta fuori il nome del regista, io lo so e vorrei dirglielo ma non riesco, sarebbe sfrontato, i loro vestiti, la loro età, la mano di lei che continua ad accarezzare lui mi fanno restare muto, continua lui provando di ricordare il nome andando a pescare a caso nei ricordi, buttandoli fuori senza successo.
Sarebbe bello, almeno per me, entrare a valanga e dirgli Michael Aneke, ha fatto questo e quello... via così, pensate che Funny Games, il primo non il remake, non so come è arrivato in una videoteca qua di provincia, mi ricordo ancora il pomeriggio in cui lo vidi assieme a gli altri e di come uscimmo di casa conviti di aver visto qualcosa di meraviglioso e sconvolgente, di come siamo rimasti in silenzio tutti, ci guardavamo e sorridevamo era stato bellissimo.
Lui va avanti a parlare di Amour un film completamente o quasi tutto girato in un appartamento, tra l'altro quelle scarpe che Trintignant/Georges nel film usa come pantofole, quelle che si mette solo in casa sono le stesse che porto io in questo momento, scarpe da 36 euro che si comprano al Decathlon.
Poi però arriviamo a Rovigo e io sorrido ai due e scendo dal treno.


Michele Risi

leggi il cambio su non coprire



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