Cambio al Binario #5
Cambio al Binario è un appuntamento a scadenza irregolare dove due blog:
Chair King e Non Coprire
si danno il cambio su di un argomento comune
Chair King e Non Coprire
si danno il cambio su di un argomento comune
ecco il 5#:
Bologna - Venezia
Bologna - Venezia
Due davanti a me una
coppia di nuova fatta, sui 55 anni entrambi. Lui sta invecchiando
piuttosto bene con quella pelle olivastra, i capelli brizzolati e uno
sguardo deciso ma non troppo, delle belle labbra, i muscoli del volto
sempre pronti a rilasciare un sorriso, forse un ex sportivo con
quella sicurezza di chi nella vita ha avuto un po' di gloria e
abbastanza donne, una polo a maniche lunghe di quelle che le compri
già sbiadite, un pantalone sportivo chiaro, due scarpe da andare in
barca.
Con lei il tempo è stato
meno clemente, di lì a pochi anni si sarebbe accanita con tutte le
sue forze e lei forse sarebbe ricorsa anche al bisturi. Ma per ora
tratteneva in se il suo fascino di donna magra con un naso un po'
troppo grande, con gli occhi grigi, a prima vista scontrosa, di
quella scontrosità che gli uomini vedono come sfida, che in lei era
solo di facciata. Stava lì con una piega dei capelli perfetta, una
camicetta rosa antica, i pantaloni, anche i sui chiari e due
mocassini.
Il braccio di lei passava
sotto quello di lui, la mano di lei lisciava e lisciava continuamente
l'avambraccio di lui, poi hanno iniziato a parlare della figlia di
lei, brava ragazza che studia e prende treni tutti i giorni, a lui
arrivano sms, subito racconta a lei chi glieli manda e perché, lei
sorride e guarda fuori dal finestrino, poi continuano con Venezia,
l'ora dell'arrivo, quel bar, se c'è ancora, poi io guardo fuori e
non so cosa dicono loro. All'improvviso li sento parlare del Nastro
bianco, sento parlare lui del Nastro bianco, lei non sa, l'hanno
scorso ha fatto un film, dice, ma non gli viene il nome, io so tutto,
poi gli viene Amour, fece un film anche violento Funny Games ma non
salta fuori il nome del regista, io lo so e vorrei dirglielo ma non
riesco, sarebbe sfrontato, i loro vestiti, la loro età, la mano di
lei che continua ad accarezzare lui mi fanno restare muto, continua
lui provando di ricordare il nome andando a pescare a caso nei
ricordi, buttandoli fuori senza successo.
Sarebbe bello, almeno per
me, entrare a valanga e dirgli Michael Aneke, ha fatto questo e
quello... via così, pensate che Funny Games, il primo non il remake,
non so come è arrivato in una videoteca qua di provincia, mi
ricordo ancora il pomeriggio in cui lo vidi assieme a gli altri e di
come uscimmo di casa conviti di aver visto qualcosa di meraviglioso e
sconvolgente, di come siamo rimasti in silenzio tutti, ci guardavamo
e sorridevamo era stato bellissimo.
Lui va avanti a parlare di
Amour un film completamente o quasi tutto girato in un appartamento,
tra l'altro quelle scarpe che Trintignant/Georges nel film usa come
pantofole, quelle che si mette solo in casa sono le stesse che porto
io in questo momento, scarpe da 36 euro che si comprano al Decathlon.
Poi però arriviamo a
Rovigo e io sorrido ai due e scendo dal treno.
Michele Risi
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