giovedì 30 agosto 2012

Ospite di fine estate
























L'ho inventato io.
Certo, mi sono basato su una serie di studi di fisica, medicina e psichiatria anche molto noti, ma quel particolare metodo di tortura è mio.
Il governo me l'ha pagato bene perché ancora non è noto, non è specificamente riportato dalle cronache. L'ONU non può proibire ciò che non conosce, dicono qui nei corridoio ridendo.
Intendiamoci, l'ho inventato così com'è. Nessuna invenzione scientifica manipolata per il desiderio maligno e bizzarro dei politici.
Nessuna analogia con la bomba atomica. Vi prego. Lo sapevano cosa stavano facendo, su.
Io lo so. Nemmeno mi vergogno.
Sono fatto così.
Da bambino torturavo i cani. Ho sempre avuto un talento.
Non mi interessava il dolore, non mi faceva schifo il vomito, cercavo di capire fino a che punto arriva la mente.
Ognuno ha un proprio limite, ma poi il cervello va in black out. Per non farti soffrire troppo.
Oppure cede il cuore.
Se riesci ad arrivare un attimo prima hai vinto.
Perché il cervello recepirà l'attacco successivo come potenzialmente mortale e innesterà la paura della morte.
Quella paura inconscia, fisica, è la tortura più forte.

L'anonimo ligure
(Claudia Balocchini)


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