lunedì 3 ottobre 2011

autumn guest

Claudia Balocchini scrive una storia per Chair King
























Aveva visto quelle bottiglie sulla scrivania appena entrata nello studio luminoso.

Una grande finestra dietro la sedia e qualche manifesto, appeso alla parete.
Lungo il bordo più corto del tavolo, addossate alla parete bianca, bottiglie mai aperte di champagne francese e spumante pregiato.

Alla luce e in piedi.
Il modo migliore per rovinare del vino.

Non potevano essere che ricordi, quei soldatini di vetro impettiti.
La colse l'improvviso infantile pensiero che fosse una collezione.
Di vari falliti, per la precisione.
Bottiglie mai infrante su carene o velieri.

Segni di sfortuna malevola per i marinai.
Presagi antichi per gli armatori.

Si divertiva ad immaginare la difficoltà di quella collezione assurda.
Come si fa? Si domandava. Si va in un porto e si chiede "Scusate, è andato male qualche varo, da queste parti?"
"Avete per caso conservato le bottiglie che non si sono mai rotte?"

Son simulacri di superstizione.
Si nasconde la credenza e se ne nascondono le prove anche.
Le bottiglie ancora integre non si conservano.

Lui, invece, ne collezionava i simboli.
Prova evidente del suo destino felice.


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