domenica 21 marzo 2010

Milano



Le giostre in parco Sempione hanno lo stesso sapore dolciastro di quelle in qualsiasi altro luogo del mondo, i giostrai, nei gabbiotti, stancamente fanno tutto fuorchè quello che ha a che vedere con i loro compiti. Attraversai il parco lasciando seguendo il percorso obbligato tra le buche nel selciato. L'appuntamento era alle 9, ero puntuale, camminando avrei ripetuto mentalmente il mio discorsetto, gli avrei fatto capire che non ero disposto ad accettare qualsiasi cosa. Quando lo vidi uscire dal centro di massaggi in via Bertini aveva stampato in volto un misto di soddisfazione e vergogna. Non era solo, infatti, dalle sue spalle spuntò una ragazza cinese, che chiudendosi la porta alle spalle e facendo due passi con lui, gli si parò davanti avanzando pretese che io non riuscii a sentire. Sicuro e distratto, estrasse dal portafogli una mazzetta di soldi e gliene allungò un po, la cinese, li strinse e senza nemmeno salutarlo tornò indietro nel suo bunker rosa per massaggi. Quando mi vide all'altro capo della strada non mutò la sua andatura compassata, si accese una sigaretta e con fare tranquillo attraversò la strada.

- sei tu il ragazzo?

- si.

- Vieni con me.

Lo seguii camminandogli a fianco sino in via Procaccini, poi mi fece un segno con la testa intimandomi di fermarmi. Attraversò la strada dirigendosi verso due lavoratori cinesi; i tre parlottarono brevemente scambiandosi una serie di fogli tutti spiegazzati.

Quando ci incamminammo di nuovo, dovetti trattenermi dal chiedergli cosa si fosse scambiato con i cinesi, non fu necessario, infatti, il tipo interruppe il silenzio iniziando a spiegarmi il da farsi.

- Vedi questi?- mostrandomi dei fogli ricoperti di caratteri hànzì - Sono delle inserzioni, ogni uno di questi fogli costa 20 centesimi. Ecco tu non devi fare altro che andare in giro e raccogliere queste inserzioni, poi ci penserò io a distribuirle ai cinesi. Questa è invece la lista dei posti dove devi andare - mostrandomi un foglio con una lista di indirizzi milanesi - ogni sera devi passare in questi posti, non dovrai fare nulla, solo raccogliere i fogli che i cinesi ti daranno. Loro sanno già cosa vuoi. Facile no?

Non feci domande, capii di cosa si trattava e tenni per me il discorsetto che mi ero preparato. C'era un inculata, doveva esserci, ma in quell'istante non mi parve palese.

- Adesso vado - mi disse - Questo è il tuo indirizzario, comincia questa sera stessa! Per la paga passa al centro massaggi loro sanno già chi sei. Mi piacciono quelli come te, vanno d'accordo coi cinesi, loro adorano quelli che parlano poco. Ciao bello.

Andò via senza darmi altre spiegazioni. Avevo un lavoro; ero un caporale.

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